SENZA UNA REVISIONE ED UN RILANCIO DEI SOSTEGNI FINORA INSUFFICIENTI PER GLI ENTI AUTORIZZATI LA PANDEMIA METTE A RISCHIO LA CONCLUSIONE DELLE ADOZIONI DI 2900 COPPIE IN ATTESA

La pandemia da un anno ha bloccato quasi completamente le attività e le possibilità di spostamento delle coppie aspiranti adottive e con questo il circuito delle adozioni internazionali.

In questo anno gli Enti autorizzati hanno continuato a svolgere le funzioni pubbliche di supporto e sostegno alle coppie sia in termini amministrativi che psicologici senza poter chiudere, sospendere le attività e senza accedere ad alcun sussidio o supporto statale.

Il Decreto Bonetti dell’agosto del 2020 aveva stanziato 2.350.000 euro per circa 50 Enti autorizzati operativi all’epoca e doveva ristorare le spese correnti per il periodo di marzo – maggio 2020.

Con la proroga dello stato di emergenza poi si è arrivati al 31 gennaio 2021: l’importo complessivo è rimasto lo stesso anche se l’arco temporale è triplicato.

Purtroppo non è vero che gli Enti autorizzati hanno ricevuto 50mila euro ciascuno: questo tetto massimo è stato richiesto solamente da alcuni mentre le cifre medie sono molto più basse.

Infatti le modalità burocratico-operative scelte hanno prodotto un “Avviso farraginoso e inadeguato” e non un “decreto ristori o sostegno” come per tutte le altre realtà imprenditoriali o del terzo settore.

La nebulosità e gli inutili ostacoli burocratici hanno palesato una realtà che vede oggi quasi il 70% della somma stanziata ancora inutilizzata.

Gli Enti Autorizzati sono stati di fatto costretti a rinviare pagamenti, dilazionare le spese necessarie, chiudere settori e utilizzare entrate “a qualsiasi titolo” per sostenere strutture e personale necessario per le adozioni, compresi i fondi destinati alla cooperazione con i danni (ed assumendosi i rischi) che ne conseguono. Dopo un anno, questo sistema è ora in grave crisi e rischia il collasso.

Come rete EANET for Adoption, che riunisce 10 Enti autorizzati da tutta Italia, chiediamo che le somme non utilizzate vengano integrate con i fondi di cui ai nuovi decreti del governo Draghi mediante un nuovo Atto che almeno si uniformi alle modalità previste per tutte le altre realtà destinatarie di sostegni: non chiediamo privilegi, solo pari diritti e dignità.

Tutti gli Enti della rete EANET in questo periodo martoriato hanno garantito i servizi pubblici delegati ed il pieno supporto psicologico e sociale alle coppie adottive in attesa.

Sono riusciti tra mille difficoltà a concludere comunque alcune adozioni in piena pandemia offrendo sempre collaborazione e supporto alla CAI e tuttora continuano a dimostrare volontà di piena collaborazione con la Commissione per le Adozioni Internazionali, nella speranza della ripartenza.

Il dato di fatto è che gli aiuti finora stanziati o non sono arrivati o sono insufficienti per poter garantire l’operatività del sistema adozioni.

Se non si inverte la rotta fin da subito con aiuti veri e concreti, il protrarsi della pandemia, anche solo per poco tempo, graverà in maniera letale sulla sopravvivenza degli Enti autorizzati e sulla possibilità di concludere le adozioni per le 2900 coppie in attesa.