Il Nostro Programma

Gli Enti autorizzati aderenti alla rete “EANET for adoption” riconoscono il valore inderogabile della Convenzione di New York  sui diritti dei minori del 20/11/1989 (ratificata in Italia con la legge 176/91), della Convenzione de L’Aia sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale del 29/5/1993 ( ratificata in Italia con la legge 476/98) che, mirando a tutelare la posizione del minore nelle procedure di adozione internazionale hanno sancito i basilari principi del superiore interesse del minore e di sussidiarietà, chiarendo che l’adozione è l’ultimo rimedio da perseguire per fronteggiare il fenomeno dell’abbandono minorile.

Tali Enti hanno individuato la necessità di creare una rete con obiettivi operativi, retta dalla condivisione di ideali comuni e dalla esigenza di avere un referente che possa farsi portavoce dei bisogni, delle esigenze e delle aspettative degli Enti aderenti presso le Istituzioni pubbliche e private, in Italia e all’estero. 

Tali principi cardine sono:

  1. Il riconoscimento della assoluta centralità del minore in ogni attività perseguita dall’Ente;
  2. L’esigenza di promuovere e rilanciare la cultura dell’adozione internazionale quale istituto posto a sostegno e tutela dell’infanzia abbandonata e non già quale strumento offerto alla coppia per assecondare il proprio bisogno di genitorialità;
  3. L’idea che il ricorso alla adozione internazionale sia una scelta sussidiaria che trovi una sua ragion d’essere solo in mancanza di un fruttuoso tentativo volto a garantire in primo luogo che il minore mantenga il diritto a vivere, crescere ed essere educato nella sua famiglia d’origine e, in secondo luogo che il minore possa essere adottato nel suo paese d’origine;
  4. La necessità di sostenere la cooperazione internazionale quale strumento teso a garantire al minore ed alla sua famiglia condizioni di vita migliore attraverso lo studio, la creazione e la promozione di progetti di cooperazione internazionale;
  5. La necessità di sostenere le famiglie aspiranti adottive in quanto risorsa preziosa e definitiva per i minori in stato di abbandono.

I principali obiettivi sono:

  1. Essere una presenza attiva e collaborativa nei rapporti con le istituzioni e la società civile.
  2. Difesa e valorizzazione dell’identità del ruolo dell’Ente autorizzato che svolge un compito essenziale ai fini della tutela del minore abbandonato, ruolo che la legge 184/1983 e s.m. riconosce essere paritario rispetto a quello di altri operatori Istituzionali coinvolti nel procedimento adottivo (T.P.M., Servizi socio-assistenziali degli Enti locali, Commissione per le Adozioni Internazionali);
  3. Tutela della figura giuridica dell’Ente autorizzato al quale è affidato l’esercizio di una funzione di rilevanza pubblica (ente privato incaricato di pubblico servizio);
  4. Affermare la specificità dell’Ente Autorizzato il quale dispone di peculiari e significative conoscenze della realtà estera dell’adozione, della cultura e delle reali problematiche connesse ivi esistenti;
  5. Favorire una più stretta collaborazione / confronto tra gli Enti in Italia e negli stessi Paesi esteri allo scopo di adottare una linea di condotta comune e solidale per fronteggiare le inefficienze ed in generale le criticità eventualmente esistenti sui territori, pur mantenendo l’autonomia di ognuno.

Programma della rete per l’annualità 2020 – 2021:

Per la prima annualità questi sono gli ambiti principali di azione:

  1. Predisporre un contributo da presentare alla CAI per la revisione delle “Linee Guida”;
  2. Predisporre un contributo per l’aggiornamento della legge 184/1983 e delle normative vigenti in materia;
  3. Promuovere la costituzione di una rappresentanza permanente di settore/categoria degli Enti Autorizzati nei confronti di tutte le istituzioni pubbliche.