COSA NON RACCONTANO I NUMERI DELLE ADOZIONI INTERNAZIONALI

Abbiamo letto con attenzione i dati pubblicati dalla CAI dei primi sei mesi di adozioni internazionali di questo 2021.

245 adozioni concluse rispetto alle 220 dello stesso periodo dello scorso anno: un leggero incremento che però non può far cantare vittoria o segnare una inversione di tendenza.

Nel 2019 erano state 458.

Questi numeri dimostrano come la pandemia da Covid 19 continui a limitare e rendere difficili le adozioni internazionali“, dichiara Angelo Vernillo portavoce della rete EANET che raccoglie ben 10 enti autorizzati a livello nazionale, “ma non raccontano appieno quello che sta succedendo. Gli enti autorizzati hanno messo in campo tutte le proprie competenze e risorse per poter concludere questo numero di adozioni in uno scenario dove i rapporti con le autorità centrali dei paesi stranieri sono ridotti al lumicino. Abbiamo chiesto alla Commissione e alla parte politica di riprendere con forza e decisione i rapporti diplomatici e nel farlo di poter concertare insieme con gli enti autorizzati le modalità operative“.

I 10 enti della rete EANET chiedono quindi a gran voce che la Commissione per le Adozioni Internazionali ritenga prioritario ed urgente rilanciare i rapporti con le autorità centrali dei paesi di origine.

Tutti gli enti autorizzati”, aggiunge Vernillo, “in questo anno e mezzo di pandemia hanno continuato a garantire il supporto alle coppie, a mantenere i propri uffici nel mondo, a continuare le collaborazioni ed i rapporti con le autorità centrali dei paesi stranieri per quanto di loro competenza: questo garantisce un futuro alle adozioni ma senza la presenza e la vicinanza forte della nostra Autorità Centrale, la CAI, il lavoro rischia di essere vanificato e non potrà, nemmeno da un punto di vista economico, essere sempre garantito senza interventi strutturali e consapevolezza piena del ruolo dell’ente autorizzato da parte della Commissione”.

La rete EANET quindi auspica che ci sia una spinta propulsiva in questa direzione per poter dare una risposta concreta alle 2800 coppie in attesa di adozione e soprattutto ai bambini e alle bambine che nel mondo stanno ancora aspettando una famiglia.

Noi ovviamente continuiamo a garantire la consueta trasparente collaborazione alla nostra Commissione”, conclude Vernillo, “e stiamo lavorando ad una proposta complessiva di rilancio del sistema adozioni che presenteremo a settembre”.