La rete EANET, composta da 10 enti autorizzati, si è da subito attivata per gli aiuti umanitari nelle zone di guerra e per i bambini e i loro famigliari che stanno scappando dall’Ucraina.

Insieme ad associazioni nei territori, alle prefetture, alla Protezione Civile continua l’impegno in termini di supporto umanitario e accoglienza.

Si vuole ricordare con forza che non si può parlare in alcun modo di affido internazionale in quanto non vi sono ad oggi norme specifiche e che tanto meno quindi si può parlare di adozione.

La maggior parte dei minori che stanno scappando lo fanno con madri, sorelle, zie, nonne e parenti e non sono quindi abbandonati.

Tutti gli enti autorizzati della rete EANET invitano tutti a diffidare da chi in questo momento di confusione sta proponendo affidi e/o adozioni di orfani dall’Ucraina magari passando per l’accoglienza temporanea.

Alla nostra Commissione per le Adozioni Internazionali abbiamo manifestato con tutti gli altri coordinamenti di enti autorizzati, la disponibilità di offrire una banca dati di famiglie e persone disponibili, nel rispetto delle norme, all’accoglienza temporanea di bambini e nuclei familiari.

Ci stiamo attivando concretamente con alcuni punti di raccolta di materiali nel territorio (a Monfalcone (GO), a Dueville (VI) e a Verona) partendo dalle necessità che i collaboratori ancora presenti in Ucraina ci manifestano e che stiamo inviando in Ucraina.

Prosegue inoltre la raccolta fondi perché si ritiene necessario fornire ai tanti bambini e ai loro familiari profughi in Italia un importante servizio di supporto materiale ma anche e soprattutto psicologico per superare i danni della guerra.

Tutti gli enti autorizzati della Rete EANET sono impegnati singolarmente e tutti insieme.